3 novembre 2014

Addio, Granada romantica

Cartoline di stagione: 11° turno 2014-15

Concentrazione è anche fingere di fingere di non guardare da nessuna parte
La proiezioni statistiche nel football, come si sa, hanno pochissimo senso, ma almeno sono un divertente passatempo. Per esempio. Nella cosiddetta liga scozzese di Spagna (dove però giostrano alcune delle squadre migliori d'Europa), dopo dieci partite tonde tonde il Real ha all'attivo già 37 reti. Di questo passo, concluderebbe il torneo a 140. Più volte nella loro trionfale storia i Blancos hanno sfondato la soglia dei 100 gol; mai, tuttavia, a questa media, nemmeno ai tempi di Don Alfredo e del mancino Cañoncito magiaro. E Cristiano, che per sua sfortuna ne ha giocate finora solo 9, è già a quota 17, tenesse il ritmo ne potrebbe fare 64 o anche 65. Non credo ci riuscirà. Certo, gioca in un XI di assatanati, drogati dalla tranquilla e sapiente gestione di Carletto. Sabato pomeriggio, le telecamere non avevano ancora cessato di inquadrare lo spettacolo del "Los Cármenes", tutto speranzosamente biancorosso per l'occasione, che il barbuto Carvajal (canterano Real ma fisiognomica colchonera), lanciato sulla fascia e giunto vicino alla linea di fondo, veniva anticipato ma non mollava, sradicando subito il pallone (forse fallosamente, ma in maniera non vistosa) dai piedi dell'avversario e servendo Benzema, il quale sfornava un bell'assist per Cristiano che, in controtempo (foto), metteva a sedere l'anziano goleiro Roberto Fernández Alvarellos. E dunque Addio, Granada romantica, paese di luce, di sangue e d'amor!: a Carletto sarà certamente venuto di canticchiare questo hit della sua infanzia, reso popolare dal vocione di Claudio Villa. Sul prato, una sessione di allenamento che nemmeno vale la pena di dirigere.

Qualche ora dopo il Barça riesce nell'impresa di farsi mettere sotto dal Celta di Vigo per la prima volta nella storia a Camp Nou, e dunque c'è il sorpasso. La rinuncia alla difesa e ai difensori di ruolo alla lunga produce costi pesanti; specie quando gli attaccanti sono in giornata storta, e collezionano pali e traverse. E' stato un ex reprobo, scartato dalla Serie A, a far saltare la santabarbara catalana: è il sosia di Batistuta e giocava nel Cagliari (certo, la somiglianza fosse stata più vaga ma 'tecnica' ...), dove segnò pochissimi gol e concentrati in pochissime partite. Si chiama Larrivey, Joaquín Oscar Larrivey.

El Kun molto spreca e dunque impreca
Grandi partite in Premier e in Bundesliga. Nel Manchester derby ospitato dal freddo stadio dei Citizens i rossi hanno concesso praterie immense ai padroni di casa, De Gea compie miracoli su miracoli, Aguero spreca occasioni su occasioni; così gli sky-blues passano solo dopo l'espulsione (ingenua è dir poco) di Chris Smalling, al termine di un'azione che - come molte altre durante questa partita - ha mostrato la folle vulnerabilità sulle fasce dell'XI di Van Gaal. E' Di Maria (!!!) a bucare l'intervento cruciale sul vertice dell'area e a farsi tagliar fuori da Clichy: lo scalo delle posizioni in situazioni di inferiorità talvolta è fatale, e Di Maria sulla linea dei cinque ha mostrato nella circostanza una percezione davvero approssimativa dello spazio e del tempo. Partita comunque di intensità memorabile, giocata a ritmi elevatissimi (anche per gli standard inglesi) - fantastica una progressione verticale old style di Rooney dalla quale nasce la limpida opportunità per il pari sventata da Hart. Per lo United e per il suo santone olandese la salita adesso è ripidissima; la classifica annuncia incertezze e agonismo solo per le posizioni di immediato rincalzo al Chelsea (già virtualmente campione), con City e Arsenal ovviamente favorite per l'accesso diretto alla CL. Il Liverpool, dopo la dissoluzione, procede rapidamente verso l'estinzione. Liberando alla contesa un appetitoso quarto posto.

Nel tempio del Bayern ha fatto capolino la squadra più insondabile e imprevedibile del momento. Già. Incomprensibile il motivo per cui gli Schwarzgelben, travolgenti sui campi della Champions, in Bundesliga siano oggi ultimi (ultimi!!!) in classifica, insieme al povero e glorioso Werder Brema. Sette punti (meno che una miseria) e  sette sconfitte in dieci partite. Eppure erano riusciti a passare per primi, gelando l'Allianz Arena. Un'illusione ottica, o quasi. Gli uomini del Pep li hanno rullati per 90 minuti, raccogliendo i frutti solo sullo scorcio della gara. Non è mancato il gol dell'ex (il centravanti della Polonia), ma poteva essere una goleada epocale. Pazienza. Domani a Dortmund si rifaranno col Galatasaray ...

Napoli, Stadio San Paolo.
Le squadre entrano in campo, tra gli applausi di una sparuta folla
Anche dalle nostre parti si gioca a pallone, in scenari sempre più surreali e inquietanti. Il campo di patate di Marassi sarebbe interdetto alla pratica del football anche nei paesi più aridi del mondo; colpiscono tuttavia, e non è una novità, gli spalti disertati dal pubblico, specie nei big-match. Un tempo, il derby del Sud era da tutto esaurito; sabato il San Paolo era semi-deserto, forse anche per le ben risapute ragioni di ordine pubblico. Hanno avuto torto gli assenti, perché il Ciuccio ha sbranato la Lupa, dando spettacolo nella prima mezz'ora. O' Napule ha in rosa alcuni tra i pedatori più forti del campionato (Hamsik e Higuain, poi, sono un lusso sfrenato, quando in condizione); giocasse mediamente un po' meno bene di così, potrebbe competere per il titolo, e non è da escludere che possa, nonostante il ritardo già accumulato. Vedremo. Certo alla competizione sono iscritte per sola tradizione calcistica le milanesi, alle quali rimane ancora il blasone (ma destinato pur esso a sbiadire in tempi rapidi, di questo passo). Si disputeranno al massimo (forse e alla lunga) un posto per l'Europa League; chi ha visto Milan-Palermo, ieri sera, difficilmente la dimenticherà: giocare più sgangheratamente (e con meno intelligenza) di come hanno fatto i rossoneri è oggettivamente impossibile o quasi. Fischi a San Siro; di rassegnazione e stanchezza, più che di delusione.

Post scriptum: se a qualcuno interessa scommettere con tre o quattro anni di anticipo su quali saranno le partite nel mirino delle procure nelle future inchieste su "calcio e scommesse", si consiglia di studiare con attenzione gli highlights della Serie B.

Mans