6 luglio 2014

Ti conosco, Mascherano

Siamo dunque al redde rationem. Conclusisi i quarti di finale ci accingiamo al rush decisivo. Sono rimaste in quattro a contendersi il sogno che porta dritti a Rio de Janeiro e al bellissimo Maracanà 2.0. A tale proposito vorrei sottolineare la bellezza degli stadi realizzati per il Mondiale dei Mondiali. Complimenti all'organizzazione e a chi, fisicamente, ha progettato e costruito tanti begli impianti, tutti all'altezza del gioco espresso e dello spettacolo offerto.

Dicevamo delle quattro semifinaliste. Siamo onesti: nessuno si aspettava che l'Olanda arrivasse così avanti nella competizione. Io per primo ero certo che i dissapori dello spogliatoio limitassero l'elevato tasso tecnico della rosa, anche se si stratta di un tasso tecnico decisamente sbilanciato dalla metà campo in su. Il tecnico Louis Van Gaal da ieri rischia seriamente di relegare il Josè Mario Do Santos Felix più famoso del mondo pallonaro al ranking di Special Two. Al minuto 120 di una gara passata a bombardare la difesa della Costa Rica ti fa entrare uno spilungone che risponde al nome di Timothy Krul, portiere con poca fama e meno gloria, in forza al Newcastle United, 36 presenze nel suo club e appena 26 anni.

5 luglio 2014, Arena Fonte Nova, Salvador
Tim Krul para il rigore decisivo e porta l'Olanda in semifinale
Il buon Krul inizia a innervosire gli avversari, ormai dilaniati dai crampi e para ben due rigori su quattro. Il quinto è inutile. Van Gaal appare come un santone infallibile e geniale. La Costa Rica è eliminata e l'Olanda va a San Paulo dove incontrerà l'Argentina di Messi (e da ieri anche di Huguain).

La partita dell'Olanda è stata quello che ci si poteva attendere, un rimbalzare sistematico contro l'organizzazione centro-americana. La Costa Rica ha organizzato una difesa a cinque al confronto della quale il Bol'soj Ballet sembrava il gruppo dei disoccupati di Full Monty. Sincronismo perfetto, movimenti provati e riprovati, Van Persie finisce in fuorigioco 11 volte; alla fine del match gli offsides arancioni saranno ben 13. Anche questo è un piccolo record. Jorge Louis Pinto ha rinunciato al confronto. Forse non aveva molte alternative contro un avversario evidentemente più forte. Il fortino eretto da Keylor Navas (che portiere!) e compagni ha retto per 120 minuti ed è crollato solo grazie alla perfezione dei rigori calciati dai cecchini olandesi. L'Olanda ha dimostrato di essere una station-wagon a trazione anteriore laddove il talento superiore di Robben può e deve risolvere i problemi mostrati da una difesa imbarazzante. Il motore davanti è fenomenale, il cassettone dietro intrainabile. Martins Indi e Vlaar sono lenti e tecnicamente modesti, De Vrij e Blind scorrazzano sulla fascia senza mai sapere quando e quanto devono salire. E d'altra parte se Van Gaal reclama a gran voce l'importanza tattica di De Jong un motivo ci sarà. Kuyt viene impiegato talvolta come terzino e talvolta come esterno alto. Contro una difesa così organizzata nessuno si spiega perché non abbia giocato Huntelaar. Un pasticcio tattico evidente. Ma l'Olanda è passata e al Mourinho in salsa Vermeer va reso il merito del risultato. Si tende sempre a simpatizzare per i più deboli, ma quando a vincere sono i più forti c'è poco da recriminare.

5 luglio, Estadio Nacional, Brasilia
Higuain calcia verso la porta di Courtois. È l'1:0 per l'Albiceleste
Ben diverso è stato l'altro quarto di finale, Argentina-Belgio. Gli uomini del dottor Sabella hanno regolato la pratica in meno di dieci minuti. Higuain si è sbloccato e questa è un'ottima notizia per l'Albiceleste.
Il Belgio si è sciolto come neve al sole. La squadra più giovane ha sofferto l'esperienza e l'abitudine a giocare partite decisive di quella più vecchia dell'intera competizione. L'Argentina resta la mia favorita per la vittoria finale. Peccato per l'infortunio capitato a Di Maria, pare che per lui il Mondiale sia finito. Il Belgio non è teoricamente più debole dell'Argentina e credo che fra due anni in Francia sarà la Nazionale da battere.

Fra Germania e Francia ha vinto semplicemente la squadra più forte, più completa e più talentuosa. Non hanno punti deboli tranne l'assenza cronica di un centravanti di ruolo. Loew ha dovuto fare di necessità virtù, ma ha a disposizione il blocco Bayern, ovvero una legione guardiolana che sa arrivare in porta sfruttando l'ormai tanto vituperato tiki-taka. I risultati sono evidenti. Avrebbero potuto vincere con un margine maggiore. La Francia è andata oltre quanto mi aspettassi. Deschamps ha ricostruito la squadra e ha dato fiducia all'ambiente. In casa, fra due anni, saranno più preparati e partiranno fra le favorite.

4 luglio, Estadio do Maracana, Rio De Janeiro
Hummels porta in vantaggio la Germania
Brasile-Colombia è stata bella, ma non bellissima e ha detto molte cose: il Brasile gioca male, ma ha tre-quattro giocatori che possono decidere la partita in qualsiasi momento. Fred è indispensabile per questa squadra perché corre come un ragazzino e crea gli spazi per i centrocampisti. Hulk è inutile e dannoso, va sostituito. Io farei giocare il profeta laziale. L'apporto del pubblico è determinante per il Brasile e la paura anche. La Colombia è un'ottima squadra, ma non così forte come sembrava dopo il girone di qualificazione. Difesa buona, centrocampo buono e attacco buono. Nessun reparto è ottimo. Hanno tanta qualità, ma è spesso limitata dall'inesperienza (leggi James Rodriguez) o dall'ignoranza tattica (leggi Cuadrado); hanno corsa, ma non sempre essa è accompagnata dalla consapevolezza della destinazione (leggi Armero). Pekerman, se sarà lui a guidare ancora la Nazionale colombiana, dovrà far crescere con pazienza questi ragazzi e dare loro più disciplina tattica, altrimenti ci sarà sempre un Brasile a buttarli fuori dal Mondiale.

4 luglio, Estadio Castelao, Fortaleza
Zuniga colpisce Neymar da dietro. Mondiale finito per il talento brasiliano
Abbiamo ancora negli occhi il pianto disperato di Neymar; una vera disdetta. Il giocatore simbolo di questi Mondiali costretto a lasciare il campo in barella e privo di sensibilità negli arti inferiori. In molti, compreso chi scrive, hanno pensato che fosse la sua solita, insopportabile, tendenza alla simulazione. Ahimè, niente di tutto questo; una vertebra fratturata, Mondiale finito e molte settimane di riabilitazione prima di tornare a calciare un pallone. A questo si aggiunge la squalifica di Thiago Silva. Zuniga è entrato male, credo volesse far sentire il ginocchio all'irritante avversario, ma certo non voleva rompergli la schiena. Peccato. Pessime notizie per Felipao, ma credo che proprio per questo il Brasile batterà la Germania e andrà dritto in finale. La rosa si compatterà e giocheranno, paradossalmente, con meno pressione. La Germania parte favorita e questo favorirà il Brasile. Ho sostenuto sin dall'inizio della competizione che i verde-oro mancano di un centrocampo di qualità; mi pare sia stato evidente in ogni partita, ma più di questo è stata la pressione a schiacciare la capacità di svolgere al meglio il loro mestiere di pedatori. Adesso potranno affrontare l'avversario più forte senza i loro migliori giocatori, ma con la possibilità di schierare un centrocampista in più per arginare il possesso palla tedesco e ripartire. Sono certo che potrà essere un vantaggio.

Il Mondiale dei Mondiali si sta rivelando davvero uno dei più belli e il dessert non può che essere all'altezza. Certo una finale Brasile-Argentina sarebbe il coronamento ideale di un percorso così intenso e spettacolare, ma anche Germania-Olanda non sarebbe male. Potrà essere il trionfo del calcio europeo nel continente americano per la prima volta o l'esclusione totale dell'Europa dal tavolo della coppa più ambita. Comunque vada, sarà stato un Mondiale bellissimo. Il Mondiale dei Mondiali.

Cibali