30 giugno 2013

Palloni giocabili: Brasile vs Spagna 2013

Segnalo ai colti e agli incliti (quorum ego) alcuni interessanti articoli usciti in questi giorni nell'attesa dell'annunciata finalissima della Conf Cup.

1° giugno 1986, Estadio Jalisco, Guadalajara
L'esultanza di Julio Cesar, Junior e Socrates
dopo il gol di quest'ultimo alla Spagna
(La partita è in Cineteca)
Tim Vickery, grande esperto della cultura calcistica brasiliana, testimonia la grande attesa e l'ammirazione degli spettatori brasiliani dopo aver visto la Spagna dal vivo nei loro stadi (BBC Sport). Florent Torchut, inviato di "So Foot", coglie nell'attesa dei brasiliani la fragilità del momento della Seleçao: "Une défaite face aux champions du monde espagnols ferait vaciller les bonnes bases jetées par Scolari" [leggi].

Barney Ronay discetta invece sulle "two contrasting routes to footballing beauty" che Brasile e Spagna offrono agli appasionati di estetica (Guardian).

Jonathan Wilson, presentando la partita da par suo, ritiene che sia il Brasile sia la Spagna debbano migliorare la qualità del gioco finora mostrato (Sport Illustrated). Gigi Garanzini, sul "Sole 24 Ore", sostanzialmente concorda: non vede un gran Brasile [leggi], e gli spagnoli gli appaiono tutto sommato fiacchi benché infallibili [leggi].

Paolo Condò, sulla "Gazzetta", rammenta giustamente come non vi sia parità di condizioni nell'approccio alla finale tra Brasile e Spagna (1 giorno in meno di riposo, 3 ore di aereo in più, semifinale all'umido, supplementari, rigori, etc.) [leggi].

Il grande Beck ci ricorda infine che "dal 2008 a oggi - Europei, Mondiali, Europei, Confederations Cup - le sartine di Del Bosque devono ancora subire un gol nelle partite a eliminazione diretta, e sono già undici. Possesso palla uguale meno rotture di scatole. Olè" (Eurosport). Thomas Goubin, sempre di "So Foot", rievoca "le jour où l'Espagne a été battue par le Brésil et l'arbitre", ai Mondiali del 1986: gol fantasma, etc. [leggi].

Azor