25 marzo 2013

Tecnomanzia europallica (Slight return)

Non sbaglia pronostici solo chi non li fa. Riprendo la massima del Maestro nel momento in cui riaccedo, prossimo ormai alla pastiera, anche alla tecnomanzia dei quarti di finale europei [stagionale]: nella ribadita consapevolezza che il calcio è mistero agonistico, imperscrutabile ex ante, interpretabile solo ex post.

Esaurita la liturgia, passo alla coppa, quella che piace a Carletto nostro. Sarà lui ad aprire le danze la sera del martedì di Pasqua, al Parc des Princes, contro il Barcellona. Ed io credo che la sua esperienza - comparabile, nel mazzo degli allenatori approdati ai quarti, solo a quella di José Mourinho (entrambi di fascia A1 nella nostra VQA [vedi]) - peserà qualcosa, e magari non poco, sui 180/210 minuti. In altri termini, il Barça attuale non mi sembra invincibile, come credono i Nesci dopo l'ennesima epifania della Pulce al Camp Nou contro i poveri Diavoli. Mi appare una sfida molto equilibrata, in verità.

Carlettò sorride alla vista della coppa
Come lo è Bayern vs Juventus, che è anche, brerianamente, l'unico "classico" del turno (videlicet, scontro tra titolate: curiosamente gli ottavi ne avevano offerti ben tre). Qui davvero la mia palla di lardo vede opaco. Ricorrendo alla "scientia" (una delle tante pretese della modernità, come quella di voler spiegare il mistero della transustanziazione alla luce della chimica, come vorrebbe quell'altro nesci di Piergiorgio Odifreddi [ascoltalo qui mentre la dice sesquipedale]) verrebbe da dire che l'FC Hollywood è forse un po' in calo mentre la Vecchia Signora appare bella imbellettata. Ma son dell'idea - longhianamente - che vale soprattutto l'intuito: che mi dice "bianconero" (come detta anche la storia [vedi]).

Nota bene: la prima serata di CL vedrà scontrarsi solo vincitrici dei campionati nazionali di questa stagione. La successiva infatti offrirà salumi di seconda scelta. Primo tra tutti Málaga vs Dortmund, zeppo di ronzini da ambo le parti, con solo qualche bel giocatore e soprattutto la sagacia tattica degli allenatori. Sul doppio confronto dovrebbero prevalere i teudisci.

Chiuderà il tabellone la sfida dominata dal carisma di due santoni: The Special One e l'Imperatore. Una sfida nella sfida, e son curioso di vedere cosa si inventerà con la favella della vigilia il portoghese, nonostante gli abbracci ostentati lo scorso weekend [vedi]. Sul campo non ci dovrebbe essere storia. In apparenza. Perché Terim ha la squadra e la sagacia per provare a ripetere la gabbia di sir Alex (Altintop su Xavi Alonso, palla ai madrileni e dimostrassero di saper costruire il gioco), confidando nella maestria contropiedistica di Drogba (se non ipnotizzato dal suo mentore al Chelsea) e del mio amato Burak Yilmaz. José ha (forse) qualche credito con Eupalla dall'edizione scorsa [rivedi]: non saprei divinare se si è già esaurito tutto con il rosso a Nani (conoscendone anche le parti anatomiche immerse nel burro alla nascita). Qui il pronostico sembra a senso unico.

Dunque, ricapitolando d'un fiato: Barça, Juventus, Borussia e Real a giocarsela per accedere alla finalissima.

Il "pezzente" [vedi] non merita invece tagli affinati come la coppa. E dunque andrò più spiccio, come detta il languore: Rubin Kazan (oh yes), Tottenham, Lazio e Benfica. Sì, vedo fuori il Chelsea e pur anco il Newcastle ...

Questo emerge dal mio smazzo odierno: l'11 aprile vedremo quanto di veritiero ci sarà stato. Augh.

Azor