21 dicembre 2012

Tecnomanzia europallica

Non sbaglia pronostici solo chi non li fa. Riprendo la massima breriana (una delle sue mille espressioni verbali di cui "siamo parlati" spesso senza saperlo) nel momento in cui accedo, con il panettone, anche alla tecnomanzia (idem come sopra) dei playoff delle coppe europee. Chi fa di mestiere lo storico sa bene perché il calcio sia mistero agonistico: imperscrutabile ex ante, interpretabile ex post, il passato non può predire il futuro. Ci separano 50-60 giorni dalle partite che andiamo a vaticinare, e le impressioni di queste ultime settimane certo non troveranno piena conferma tra due mesi. Ma questo è il fascino del gioco.

15 maggio 1968, Estadio Santiago Bernabéu, Madrid
David Sadler incorna in acrobazia aerea nel ritorno della
semifinale di Coppa dei campioni tra Manchester United e Real
Madrid che spalancherà agli inglesi le porte della finale
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Dunque cominciamo. Dall'alto. Squilibrio evidente, sulla carta, in Celtic-Juventus e in Milan-Barcellona: sarei stupito alquanto che le due teste di serie non accedessero, pur soffrendo qualcosa, ai quarti. Tendenzialmente più equilibrati gli altri confronti. Ronzinante Galatasaray-Schalke 04, con i toeschi apparentemente favoriti. Blasonato Arsenal-Bayern, anche qui con i bavaresi favoriti. Affascinante Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund, sempre con i teutonici favoriti. Più equilibrati mi paiono invece Valencia-PSG, dove potrebbe, alla fine, contare l'esperienza di Carletto nostro su Valverde. Di spessore tattico annunciato Porto-Malaga, davvero imperscrutabile a tutt'oggi. Fifty-fifty Real Madrid-Manchester Utd, che i baluba (idem come sopra) canteranno come possibile "finale anticipata" e che si propone più propriamente come il primo effettivo dentro/fuori tra grandi corazzate: dall'alto dei suoi otto trofei internazionali sir Alexander Chapman Ferguson potrà guardare sornione la tensione che divorerà José Mário dos Santos Mourinho Félix e le sue sole tre coppe; per i manchesteriani sarà routine di alto livello, per i Blancos è già un'ossessione. Aleggia ormai sullo Special One il monito di Béla Guttmann: "Il terzo anno è fatale". Ma l'allenatore neuronale potrebbe cavar fuori un altro dei suoi giochi di prestigio (insieme all'ungherese apolide è infatti anche Harry Houdini uno dei suoi "modelli condizionanti" come ci ha svelato Sandro Modeo [vedi]). Smazzo le carte e vedo che ai quarti andranno Juventus, PSG, Real, Borussia, Bayern, Porto, Galatasaray e Barcellona. Nota bene: inglesi azzerate. In verità vi dico.

La formula dell'Europa League prospetta invece, ai sedicesimi, anche gli accoppiamenti degli ottavi. La cosa ha qualche fascino. Gran blasone hanno, per esempio, gli incroci Ajax/Steaua - Sparta/Chelsea (6 coppe dei campioni complessive) e Leverkusen/Benfica - Dynamo/Bordeaux (con tre vincitrici di trofei continentali): Ajax-Chelsea ai quarti sarebbe una bella "finale anticipata", così come mi piacerebbe vedere gli sbiaditi eredi di Eusebio incrociare i bulloni con i muscolari prodi di Oleh Volodymyrovyč Blochin. A un livello inferiore si pongono gli ircocervi tra Tottenham/Lione - Inter/CFR Cluj e Basilea/Dnipro - Zenit/Liverpool: molto equilibrio tra Spurs e Les Gones (metto una fiche sui franzosi); avversario tostissimo per la mia Beneamata (il Cluj ha espugnato l'Old Trafford, ha fatto più punti del Milan nei gironi di Champions e non ha mai perso in trasferta), che rischia seriamente l'eliminazione (che poi parrà ai nesci "inopinata"); tra svizzeri e ucraini dico i primi; mentre Zenit vs Liverpool è forse la partita di maggior fascino del turno, con i russi favoriti. Nell'incrocio tra Stoccarda/Genk - Mönchengladbach/Lazio si ode un'eco lontana di anni settanta per il confronto tra gli eredi di Netzer e quelli di Chinaglia: dico Stoccarda e Lazio. Minor fascino propongono Napoli/Viktoria Plzen - BATE (che ho scoperto essere acronimo, di matrice sovietica, per Borisov Automobili Trattori ed Elettronica, in pratica una FIAT bielorussa)/Fenerbahçe (e dico Napule e turchi), Anzhi/Hannover - Newcastle/Metalist (e dico daghestani e albionici) e Levante/Olympiacos - Atlético/Rubin (e dico derby ispanico a marzo).

Questo emerge dal mio smazzo odierno: il 13 marzo vedremo quanto di veritiero ci sarà stato. Augh.

Azor