21 ottobre 2012

Bella di giorno?

Se non fossimo travolti dall'Ultracalcio, là dove le partite diurne sono ormai residuali e i piatti forti si servono sotto i riflettori, l'allusione buñueliana - "bello di notte" [vedi] - che l'Avvocato appioppò a Zbigniew Boniek, perché capace di eccellere soprattutto nelle gare di coppa (che anche allora si giocavano di sera), potrebbe essere nuovamente ripresa e riferita alla attuale Vecchia signora in forma di interrogativo.

La Vecchia Signora ha sempre il suo fascino: non solo di giorno
La Juventus è incontestabilmente la migliore squadra italiana del 2012 e la sua egemonia sembra profilare un ciclo proiettato sui prossimi anni. Il modo in cui ha risolto, in un periodo denso di impegni ogni tre giorni, partite difficili come le trasferte a Genova e Firenze e lo spareggio con il Napoli, ne esalta non solo le qualità morali (vulgariter "la fame": uno sciatto ossimoro, peraltro, trattandosi di milionari) ma anche le idee di gioco, che si rifanno, in forma aggiornata, ai principi del calcio totale. E' infatti, attualmente, l'unica compagine italica bella a vedersi giocare (lo è in parte anche la Viola, ma le manca la fase finale, per il momento): le altre arrancano, al confronto, nel tatticismo, come ha confermato anche il Napoli di ieri sera, che si è battuto a lungo alla pari ma senza dare mai l'impressione di poter infine prevalere, per la farraginosità della manovra e la prevedibilità della costruzione del gioco (checché ne dica il suo allenatore).

La Juventus di Conte (e dei suoi collaboratori) è attualmente l'unica squadra italiana con un potenziale di alto livello europeo. Da verificare. Da qui l'interrogativo buñueliano, probabilmente retorico: bella solo di giorno? Il girone di Champions con Chelsea e Shakhtar è forse il banco di prova ideale per misurare le sue ambizioni. I faticosi pareggi iniziali allo Stamford Bridge e allo Juventus Stadium hanno mostrato tutte le difficoltà e le incertezze dell'iniziazione, ma lasciano aperto il futuro ad ogni soluzione: maturazione o esami di riparazione. La sfida finale del 5 dicembre alla Donbass Arena darà probabilmente una prima risposta alle nostre curiosità.

Azor