1 aprile 2012

L'altro Iker

22 gennaio 2012, Estadio Santiago Bernabeu, Madrid
Iker Munian cerca di sottrasi alla morsa di Lass Diarra
Si chiama Iker Muniain ed è già noto ad alcuni attenti [vedi qui e qui] perché ha bruciato le tappe rapidissimamente: il più giovane giocatore a indossare la maglia dell'Athletic in una partita ufficiale; il più giovane a segnare un gol (16 anni, 7 mesi e 18 giorni) nella Europa League; il più giovane ad aver indossato la maglia del club basco in campionato; il più giovane marcatore di sempre della Liga (16 anni e 289 giorni) [fonte].

Fino a pochi giorni fa era per me solo un nome incontrato nelle notiziole del mercato italico, e specificamente interista. Le solite balle: il ragazzo ha un contratto fino al 30 giugno 2015 con la formazione basca; soprattutto ha una "clausola rescissoria" (gergo) compresa tra i 36 ed i 45 milioni a seconda delle prestazioni. Che sono in rapidissima ascesa in questi mesi grazie anche alla galoppata dell'Athletic guidato dal Loco. Il "bambino" (citazione non gergale questa volta) ha già vinto gli europei under 21 dello scorso anno. Insomma: è una delle epifanie più belle che ci regala Eupalla di questi tempi. E mai lo vedremo nella nostra "pizzeria" (altra citazione non gergale).

Dunque ce lo gustiamo in tv, come ho fatto tra giovedì sera (Arena AufSchalke) e ier sera (Camp Nou) quando è entrato nella ripresa e ha dato un po' di presenza all'Athletic nella metà campo del Barça, che ha quietamente dominato il gioco (2-0). Iker è un bel trequartista brevilineo (169x63) che si muove tra le due linee, con capacità di puntare a rete (20 gol su 121 partite), come è accaduto sempre ieri quando Piquet ha salvato sulla linea una sua incursione. Meriterebbe qualche minuto anche ad Euro 2012, per farsi conoscere alle grandi platee. Noi intanto ce lo possiamo vedere in rete, grazie a vari spezzoni [qui e qui, più un altro di tenore agiografico-pop, ahi noi]. Credo di non sbagliare a dire che lo vedremo per molti anni ancora se Eupalla sarà benevola con questo suo figliolo che ci fa già incantare.

Azor